LE PREMESSE: Una super campagna acquisti segna una svolta nelle ambizioni societarie della Lazio di Cragnotti dopo una stagione un po' disgraziata. I due grandi acquisti sono il bomber Signori, reduce dalle magie di Foggia che prende il posto di Ruben Sosa passato all'Inter, e l'istrionico numero 10 inglese Gascoigne (Tottenham) che, fugati i dubbi sull'integrità fisica, viene preso per far coppia in mezzo al campo con Doll. Altri acquisti di rilievo l’ala destra Fuser (Milan), l'ex bandiera del Torino Cravero, il nazionale olandese Winter (Ajax), preso anche per cautelarsi rispetto alle condizioni fisiche di Gascoigne, e i giovani difensori Favalli (Cremonese) e Luzardi (Brescia). Non riesce invece l'arrivo di un portiere, dopo i vani tentativi per Marchegiani e Ferron, e viene così confermato Fiori. LA STAGIONE: La fretta di piazza e società di vincere subito qualcosa crea un ambiente esplosivo per Zoff, che ben presto si trova a dover gestire mille grane. Cragnotti non perde occasione di manifestare malumore ad ogni sconfitta visti i 60 miliardi spesi per la campagna acquisti, i tifosi lo contestano continuamente e il rapporto con i due tedeschi diventa presto molto difficile. Riedle si sfoga duramente per l’esclusione dai titolari (“è inammissibile che io stia fuori, io sono il centravanti della Nazionale tedesca: nessuna società in Italia gioca senza centravanti, nessuna tranne la Lazio...”), subito assecondato da Doll (“Non è possibile che uno come lui stia fuori”) che lamenta anche di essere schierato fuori ruolo come secondo attaccante (“Quello non è il mio ruolo, mi sento in difficoltà, spaesato e rendo poco”). Inoltre c’è il caso Gascoigne il cui rendimento è fortemente alterno e che mette in continuo imbarazzo la società rendendosi protagonista di continue goliardate dentro e fuori dal campo. Tuttavia l’exploit di Signori (già protagonista con doppietta all’esordio e che chiude da capocannoniere con 26 reti) e le ottime prestazioni di Winter (di fatto esatto speculare di Gascoigne: solido, continuo e professionale) e Fuser garantiscono alla Lazio di chiudere al quinto posto con qualificazione UEFA, in una stagione comunque al di sotto delle aspettative. VOTO: 5,5