LE PREMESSE: Profonda rivoluzione in casa Samp. Dopo sei anni di gestione Boskov, il gruppo Samp affronta un' esperienza tattica nuova con l’arrivo dello svedese Sven Goran Eriksson (Benfica) e con la cessione alla Juve del gioiello di casa Vialli. Con Eriksson si ha il passaggio dalla zona mista (con marcature a uomo abbastanza rigorose) alla zona integrale. In difesa viene preso Desmond Walker (Nottingham Forest), 27 anni, nazionale inglese, uno dei migliori difensori europei che, con Vierchowod (che Mantovani riesce a trattenere dalle insistenze della Juve) forma una coppia centrale che, sulla carta, sembra poter competere con il duo milanista Baresi-Costacurta. Lanna, dopo una travagliata stagione da libero può essere impiegato a sinistra, mentre il solido Mannini agirà sulla fascia opposta. Centrocampo di movimento: fianco a fianco lo sloveno Katanec e il neo acquisto serbo Jugovic (Stella Rossa), mentre i laterali a sostegno saranno Lombardo a destra e Bonetti a sinistra. Ancora una volta, a Mancini il compito di suggerire e rifinire per uno dei due ragazzi terribili, Buso o Bertarelli (Ancona), quest’ultimo rivelazione in Serie B ed arrivato come contropartita insieme al regista Corini nell’affare Vialli. Saluta invece un’altra bandiera, il brasiliano 37enne Cerezo a cui non viene rinnovato il contratto, nel dispiacere generale. LA STAGIONE: La partenza è buona, la nuova zona di Eriksson viene assimilata, i meccanismi di gioco funzionano, l’addio di Vialli sembra metabolizzato. Poi però il meccanismo si inceppa soprattutto per colpa delle troppe amnesie difensive che pregiudicano molti risultati. La maggiore delusione viene dall’inglese Walker che non mantiene le aspettative arrivando perfino a perdere la nazionale. Ma anche l’attacco non carbura e si sente molto l'assenza di un bomber che possa affiancare Mancini, nell’inedito ruolo di “falso nove”: i due attaccanti in rosa Buso e Bertarelli vengono entrambi accantonati e, a supportare Mancini, si alternano i vari Lombardo, Jugovic e il giovane Chiesa che sono centrocampisti prestati all’attacco. L'obiettivo UEFA svanisce nel finale con i soli 3 punti conquistati nelle ultime 5 gare e la sconfitta decisiva nell'ultima gara a Brescia che dà al Cagliari il pass UEFA. VOTO: 5