LE PREMESSE: Alla guida tecnica viene naturalmente confermato Lucescu, artefice del capolavoro della promozione con un calcio spettacolare per la categoria. Corioni premia il tecnico romeno portando a Brescia una colonia di suoi connazionali, tutti riuniti a Brescia dopo un passato comune alla Dinamo Bucarest. Il più caro, costato 5 miliardi, è l’ex stella del Real Madrid Hagi, a seguire in ordine di costo Sabau (Feyenoord) e Raducioiu (Bari), a cui si aggiunge poi il tornante Sabau (Feyenoord). Sfuma invece l’arrivo del portiere belga Preud’homme che si lega a vita al Malines. Molti cambiamenti anche in difesa, reparto che vede gli arrivi di Negro (Bologna) e Massimo Paganin (Reggiana), con le cessioni di Carnasciali alla Fiorentina e Luzardi alla Lazio. Ma la cessione top è quella del capocannoniere in serie B Ganz, che passa ai cugini dell’Atalanta tra i mugugni dei tifosi. LA STAGIONE: La stagione inizia bene e la squadra si distingue per la solidità difensiva, grazie al buon rendimento degli interpreti del reparto, su tutti Negro, Paganin e il libero Marco Rossi. La squadra, ben protetta in fase difensiva, si affida così ai contropiedi garantiti dalla qualità di Hagi e dalla velocità di Schenardi e Raducioiu, con il biondo attaccante che attacca bene gli spazi pur rivelandosi molto impreciso e sprecone sotto porta. Dopo il buon inizio, condito anche dalla vittoria sulla Juventus, la squadra inizia a perdere colpi scialacquando il prezioso budget di punti accumulato inizialmente. Se Lucescu imputa i problemi a sviste arbitrali, errori di inesperienza, sconfitte subite per la troppa voglia di non accontentarsi del pareggio, di fatto il vero problema è una rosa troppa corta e per nulla potenziata a novembre con l’arrivo del solo Mateut (Real Saragozza) che farà appena 4 presenze. La scarsa vena offensiva dei pochi attaccanti in rosa e una solidità difensiva venuta a mancare portano la squadra a doversi giocare la salvezza nello spareggio di Bologna contro l’Udinese, perso per 2-1 con la conseguente retrocessione. VOTO: 5,5