LE PREMESSE: Dopo una salvezza ottenuta all’ultimo respiro, la società allestisce una squadra che, sulla carta, può ambire ad un campionato meno sofferto. Marchioro, da ben sette anni alla guida della Reggiana, può contare sul recupero della stella portoghese Futre e su molti nuovi arrivi. La porta viene affidata ad Antonioli (Pisa), con Taffarel che torna a Parma per far poi rientro in Brasile (Atlético Mineiro). Per la difesa arrivano gli esperti Gambaro (Fiorentina) e Gregucci (Torino), quest’ultimo in uno scambio con Torrisi. Il centrocampo viene potenziato con l’esperto De Napoli (Milan) e il giovanissimo Oliseh (RFC Liege), messosi in luce al mondiale con la nazionale nigeriana, i quali dovranno colmare la partenza del leader Scienza, passato anche lui al Torino come Torrisi. Per l’attacco si punta tutto sul recupero fisico di Futre e sul nuovo arrivato G.Bresciani (Napoli), viste le partenze di entrambi i centravanti della passata stagione: Padovano tornato al Genoa per fine prestito e Morello, sceso di categoria al Bologna. LA STAGIONE: Le belle premesse si rivelano un flop clamoroso. La squadra inanella 5 sconfitte consecutive e racimola appena tre punti nell prime dodici partite, nonostante il buon rendimento di Oliseh e Futre. A pagare per la situazione è come sempre l’allenatore. Dopo sei anni e mezzo di amore incondizionato, Marchioro viene licenziato, lasciando comunque tra l’affetto dei tifosi. L’a.d. Dal Cin chiama Enzo Ferrari, suo fedelissimo di lungo corso, ex Reggina e noto soprattutto per la vittoria al Bernabeu ai tempi in cui allenava la Real Saragozza. La rosa viene potenziata in mezzo con gli arrivi di Brambilla (Monza) e Mazzola (Catanzaro) e soprattutto in attacco con il graditissimo ritorno di Padovano (Genoa) e gli acquisti del russo Simutenkov (Dinamo Mosca) e del 34enne portoghese Rui Aguas (Benfica). Padovano e Simutenkov sono subito decisivi risolvendo la gara sulla Cremonese, a cui seguono altre due vittorie interne su Padova e Torino, che sembrano cambiare il corso della stagione. Ma è solo un fuoco di paglia: a questi tre successi segue un ciclo terribile di 13 sconfitte e 2 pareggi che condannano la Reggiana alla retrocessione con grande anticipo, davanti solo al Brescia. VOTO: 4