Sulla canzone...
Il testo, ermetico e simbolico come gran parte dei testi di '17 Re', si incentra su due momenti. Il primo è strettamente personale e introspettivo: è il viaggio della mente che, attraverso la contemplazione e la meditazione (Volo, girando, girando io volo), trasporta l'io ad uno stato di benessere e purificazione, laddove spazio e tempo perdono di significato e si raggiunge uno stato di piena armonia con il cosmo (io vedo l'Univers). Il secondo momento è incentrato sul desiderio di condividere il proprio stato di benessere con la persona che si vuole accanto, alla quale si chiede insistentemente di fidarsi, abbandonare le paure e lasciarsi andare per raggiungere assieme, mano nella mano, lo stato di armonizzazione con il cosmo (Prendi la mia mano e vieni via, Ti porterò lontano).
Nella visione più positiva, il viaggio della mente potrebbe alimentarsi dell'uso di tecniche di meditazione e contemplazione come la disciplina dello Yoga. Un'interpretazione meno romantica (ma forse più realistica) suggerisce invece che il raggiungimento dello stato di estasi avvenga tramite uso di droghe o lisergici (come anche il sottofondo musicale 'allucinato' sembra suggerire).