Testo
Lei non sa
di essere portata via
da un vento che ama
Crede di essere libera ma
la distanza che la separa da sé
rende invisibile ogni à.
Steppa distesa dentro il mio occhio dell'anima
pioggia di luce bianca che mi accecherà
Io cerco il mare dentro il mio occhio dell'anima
come un cristallo puro che mi accecherà.
Steppa distesa accoglimi in te
senza guardare se io piangerò
Mare riflesso mi accoglierai
senza guardare se io resterò qui.
Sulla canzone...
Canzone di non facile interpretazione, molto poetica e 'allucinata', anche perché scritta, 'ammise Piero, con l'aiuto costruttivo dell'acido lisergico, durante sedute psichedeliche organizzate con Ringo' (fonte: Federico Guglielmi nella sua biografia 'A denti stretti').
Proprio l'influenza della droga nell'animo della protagonista potrebbe essere una valida interpretazione del testo. Lei che non è consapevole della sua dipendenza e che crede di essere libera da quel vento che ama (la sensazione di benessere indotta dall'uso della droga) e che la trasporta lontano da ogni forma di realtà.
Realtà rappresentata dalla steppa, regione tipicamente arida e secca, priva di alberi e lontana da mari e oceani. Aridità interiore (Steppa distesa dentro il mio occhio dell'anima) da cui la protagonista desidera allontanarsi per raggiungere uno stato di benessere (io cerco il mare dentro il mio occhio dell'anima). E lo fa lasciandosi accecare dalla pioggia di luce bianca generata da un puro cristallo, che le genera la visione o l'allucinazione di una vela rossa che la porterà nell'ambìto mare (l'immagine della vela rossa è presente nel testo della versione originale di 'Pioggia di Luce', in Desaparecido (1985)). L'evocazione del cristallo è emblematica, dal momento che la droga viene comunemente assunta in cristalli, e quanto più è puro il cristallo tanto maggiore è l'effetto psichedelico che genera in chi lo assume.
Il finale racconta di una personalità ancora in bilico tra il bisogno di tornare a vivere la realtà autentica, seppur arida e infelice (Steppa distesa accoglimi in te), e la tentazione di continuare a lasciarsi accecare da quella pioggia di luce di benessere percepito, seppur indotto e illusorio (Mare riflesso mi accoglierai), ma in entrambi i casi con l'unico desiderio di trovare serenità interiore e accoglienza.