Testo
Luci infrangono lo spazio della vista
Questa notte la notte ha fermato il tempo
La luce è un vortice
Questa notte non deve finire mai
perché sei bellissima
Luna avvolgimi lo spazio della vista
Accarezzo i tuoi occhi e mi resta in mano un po' di te
La luce è un vortice
Come frammenti di voci lontane
Bianca lebbra di luce
Che m'attacca nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma più
Bianca squama di cielo
Che mi insegue nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma più
Sono ancora qui non mi spezzo mai
Potrei vivere nel sogno di volare
Lanciandomi a cavallo delle scie
Alzandomi come sabbia
Come un frammento che cade lontano
Bianche lebbra di luce
Che m'attacca nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma più
Bianca squama di cielo
Che mi insegue nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma più
Au clair de la lune, (Al chiaro della luna,)
Mon ami Pierrot, (Amico mio Pierrot,)
Prête-moi ta plume (Prestami la tua penna)
Pour ècrire un mot (per scrivere una parola)
Sulla canzone...
Il testo di questa splendida canzone è ispirato esplicitamente al melodramma 'Pierrot Lunaire' (1912) del musicista espressionista viennese Arnold Schönberg, a sua volta ispirato dal ciclo di poesie del poeta belga Albert Giraud (1884). L'espressionismo è quella forma d'arte in cui prevale completamente il lato emotivo e introspettivo di sè e della realtà, e si esplica nel rappresentare quest'ultima distorta e deformata.
Nel ciclo di poesie, Pierrot è un poeta romantico che esprime se stesso e la propria malinconia e sofferenza dedicando odi alla Luna, sua fonte di ispirazione, in un'atmosfera carica di romanticismo e quiete. Nel prosieguo, emerge la parte più ambigua e drammatica della sua natura, che trova il culmine in un violento incubo in cui Pierrot si sogna assassino, sadico e blasfemo, arrivando ad usare il cranio di un rivale come pipa per fumare e suonare la viola. L'atmosfera, da pacifica e armoniosa, si trasforma in cupa e angosciosa. Infine, nella terza e ultima parte del ciclo, riemerge la personalità più romantica e nostalgica del poeta, che sogna e infine realizza il rientro alla sua patria Bergamo, ai remi di un raggio lunare.
Anche la prima parte della canzone si centra sulla sensazione di estasi incantata di fronte alla luna ispiratrice, bellissima, la cui contemplazione ferma il tempo e dona il desiderio di accarezzarla, farsi avvolgere dalla sua luce fino a fondersi con essa. Il testo contiene, in questa parte, una serie di frasi emozionanti e meravigliose: Questa notte la notte ha fermato il tempo, Accarezzo i tuoi occhi e mi resta in mano un po' di te. La seconda parte, densa di immagini allucinate, sembra ricondursi ad un particolare episodio del Pierrot Lunaire, la lirica 'La macchia lunare' in cui Pierrot tenta di ripulire il mantello da una macchia di luna (Bianca lebbra di luce che m'attacca nel buio..). Infine, i versi Potrei vivere nel sogno di volare, lanciandomi a cavallo delle scie.. potrebbero riferirsi al desiderio del ritorno a casa del poeta, in sella ad un raggio lunare.
Gli ultimi versi in francese sono l'incipit di una canzone francese del 18° secolo (Au clair de la lune), di autore sconosciuto, e potrebbero rappresentare l'invocazione che Piero fa a Pierrot per ricevere l'ispirazione per le future composizioni.