Cesare Cremonini - Il pagliaccio (Significato e Interpretazione della Canzone)
"Il cuore è solo un muscolo impazzito"
(Litfiba - Febbre)
Versione Studio Il primo bacio sulla Luna (2008)
Live Acustico a Taormina (2013)
Live Una Notte a San Siro, Milano (2018)
Testo
Sono il guardiano del Paradiso
per me si va soltanto se sei stato buono
sono il pagliaccio e tu il bambino
nel circo ho tutto
e vivo solo di quel che sono
la sera quando mi sciolgo il trucco
riscopro che sono un pagliaccio anche sotto

Ma in fondo io sto bene qua
tra le mie facce e la mia falsità
ma in fondo io sto bene qua
trovando in quel che sono
Un po' di libertà

Oh no! Non ridere perché
lo sai meglio di me
che non ho più voglia per risponderti
perché sei
sei come me

Sono la sfera di un indovino
nei miei disegni è scritto e vedo il tuo futuro
sono il pagliaccio e tu il bambino
farò pagare caro ad ogni uomo il suo sorriso
la sera quando mi sciolgo il trucco
riscopro che sono un pagliaccio anche sotto
e sullo specchio del camerino
mi faccio della stessa droga per cui vivo,
la vanità
ma in fondo io sto bene qua
tra le reti del mio circo che non va
ma in fondo io sto bene qua
trovando in quel che sono
un po' di libertà

Oh No! Non ridere perché
lo sai meglio di me
che non ho più voglia per risponderti
perché sei,
sei come me
Sulla canzone...
È questa una canzone che, sia per musicalità (splendido l'inizio e la fine al piano, che in qualche modo creano il desiderio di riascoltare la canzone da capo in un ciclo indefinito) che per testo, può essere annoverata tra le migliori del repertorio di Cremonini. La genesi e il significato ce li illustra l'autore stesso (riporto a breve l'estratto) ma, volendo astrarci dal significato autobiografico - l'artista che si immedesima nel suo personaggio al punto da non riuscire più a distinguersi da esso - è facile riconoscere nel Pagliaccio chiunque accetti di vivere una vita per come si sente di viverla, senza sforzarsi di voler essere altro da sè (Ma in fondo io sto bene qua, trovando in quel che sono un po' di libertà') e senza cercare le risposte altrove che nel proprio microcosmo interiore (nel circo ho tutto e vivo solo di quel che sono), accettandosi anche per quelli che possono essere difetti di personalità (falsità e vanità) ma che fanno parte del proprio essere.
Bellissima la frase che racchiude il momento in cui nel pagliaccio, solo con se stesso, si rigenera, ogni volta e quasi con stupore, la consapevolezza di sè (La sera quando mi sciolgo il trucco, riscopro che sono un pagliaccio anche sotto), ed è questo il momento in cui egli si sente libero e in pace con se stesso, scoprendosi finalmente in sintonia (Sei come me) con quel bambino che altri non è che il riflesso della parte spontanea di sè che inizialmente, prima del completamento dell'autoconsapevolezza, era mantenuta separata (sono il pagliaccio e tu il bambino).

Come anticipato, un estratto dell'autore: 'L'ho scritta a sedici anni. Andavo ancora a scuola, e il tempo per scrivere canzoni lo trovavo soltanto dopo pranzo e dopo cena (anche durante le lezioni di matematica al mattino a dire il vero!). è una canzone che ha una storia molto particolare. Durante le registrazioni di Squèrez (1999), il nostro piccolo studio confinava con la casa di alcuni amici, la cui figlia aveva appena quattro anni. Capitava spesso che Valentina, questo è il suo nome, ci bussasse alla porta per curiosare tra i microfoni e canticchiare le nostre canzoni ancora sconosciute in quel periodo. Un giorno per scherzo decidemmo di registrare la sua voce e, prendendo la cosa come un gioco, ne facemmo una 'ghost track' dell'album. Qualche minuto dopo la fine dell'ultimo brano di Squèrez infatti, la voce di Valentina interrompe il silenzio intonando la prima strofa de 'Il pagliaccio'. Questa storia ci procurò diverse denunce (compresa quella di un prete che ci accusò di... satanismo!) da parte di alcuni genitori, arrabbiati perché questa voce pare avesse turbato il sonno dei loro figli… Sono passati ben dieci anni da quel giorno. Ho deciso di tenere questa canzone nel cassetto per cosé tanto tempo per scommessa con me stesso. Volevo vedere per quanto tempo ne avrei potuto fare a meno. Ora è giunto il momento di renderla pubblica perché questo disco chiude sicuramente un ciclo personale di scrittura musicale. è molto particolare il fatto che nonostante l'abbia scritta da giovanissimo abbia ancora cosé tanto significato per me: è infatti molto autobiografica e intima, seppure utilizzi la metafora del circo per farsi comprendere. Il circo è sempre stato caro a tanti cantautori, da Renato Zero a De Gregori, e anch'io ne sono sempre stato affascinato. Il cantautore è forse davvero come un pagliaccio, che ogni sera si trucca per il suo pubblico. I problemi (e le canzoni) sorgono quando capita di non riuscire a togliere più quella 'maschera', che è insieme il punto debole ma anche l'armatura di ogni uomo di spettacolo.'
Angelo Cossu
[03/05/2016 ore 03:08]
capisco perfettamente, ci assomigliamo molto, questa canzone e' frutto solo di un genio!!!!!!!!!!!!!!! sei un genio!!!!!!!!!!!!!!
Giusy
[21/01/2017 ore 10:59]
Mi fa sognare ascolto da anni nn mi stanco maieanche.mia figlia piace tanto
Antonio
[26/01/2017 ore 19:00]
Sono un pagliaccio 😔
Gaia
[25/06/2018 ore 15:28]
Unico.
Mirta
[29/07/2018 ore 15:30]
Cesare sei il numero uno. Le tue parole colpiscono nel profondo. Grazie
alberto
[05/08/2018 ore 22:48]
sono solo le parole di una canzone, ma sono profondissime e mi ci riconosco. Bellissimo il video
sergio
[15/09/2018 ore 20:45]
Ascolto anche 5 volte di fila in macchina,e sto preparandomi per un karaoke;unica,stupenda.
Baldrocc.
[15/01/2019 ore 04:22]
Cesare. .. il nome tuo, già  la dice lunga... sa quanti pagliacci girano per il mondo.... tanti, ma si nascondono dietro un dito. Tu pur autobiografandoti, in fondo ci dici a tutti noi che spesso se non sempre giriamo mascherati.
Matteo
[08/10/2019 ore 12:43]
Bellissimo canzone! Bellissima descrizione!
Gianluca
[18/12/2020 ore 08:31]
Ricordo ancora il giorno in cui ho scoperto la traccia fantasma, ero in macchina con il CD che aveva appena suonato l'ultima canzone, e pensando che si fosse fermata non ci ho badato ed è stato lì, un quel momento, che Cesare ha fatto la sua magia dentro di me
Lorenzo
[09/09/2021 ore 00:08]
Il tuo capolavoro complimenti, potenza cosmica,sublime.
Pamela
[23/04/2022 ore 09:10]
Non lo so...mi incanta da sempre,ogni volta che la sento una emozione da brividi!
Caterina
[29/09/2022 ore 09:31]
Fa schifo
Patrizia
[31/10/2022 ore 02:46]
Testo stupendo, canzone unica. Tra le piu belle in asssoluto. Chi ha detto che fa schifo non capisce nulla!
Ivan
[24/06/2023 ore 21:37]
Capolavoro ❤️
Mary
[21/12/2023 ore 21:01]
Sempre unico e geniale! Le tue canzoni sono poesie.