"I parenti sono come gli stivali...
più sono stretti e più ti fanno male"
più sono stretti e più ti fanno male"
(Charlie Firpo - Pari e Dispari)
Versione Studio La teoria dei colori (2012)
Radio Italia Live Duomo di Milano (2013)
Live Una Notte a San Siro, Milano (2018)
Testo
Sono stato anche normale,
in una vita precedente
m'hanno chiesto 'che sai fare?'
'So far ridere la gente', meno male
che non ho fatto il militare.
Si, meno male,
sai che risate.
C'è chi non conosce Dante,
chi c'ha tutto da imparare,
chi è felice quando piange,
chi si veste da soldato a carnevale
io mi nascondo tra la gente.
Si, a carnevale non so che fare.
Tu vestita da bambina,
prigioniera, vuoi scappare
da una perfida regina
così seria da star male.
non so dirti una parola,
non ho niente di speciale,
ma se ridi poi vuol dire
che una cosa la so fare
se mi lancio in un'aiuola,
casco e non mi faccio male.
E l'occhio ride ma ti piange il cuore,
sei così bella ma vorresti morire,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo
una mattina dal figlio di un pirata,
chissà perché ti sei svegliata?
Si rincorrono i ricordi
come cani in un cortile
tu nemmeno te ne accorgi
come un fesso vorrei farti innamorare,
no ti prego non andare,
se puoi rimani
fino a domani
qui, vestita da bambina,
prigioniera, vuoi scappare
da una perfida regina,
il tuo principe immortale,
non so dirti una parola,
non ho niente di speciale,
ma se ridi poi vuol dire
che una cosa la so fare,
se mi lancio in un'aiuola,
casco e non mi faccio..
E l'occhio ride ma ti piange il cuore,
sei così bella ma vorresti morire,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo
una mattina dal figlio di un pirata,
chissà perché ti sei svegliata?
E il mondo ride se mi piange il cuore,
sei così bella ma vorresti sparire
in mezzo a tutte queste facce,
come se con te sparisse anche il dolore,
senza lasciare tracce.
E l'occhio ride ma ti piange il cuore,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo
una mattina dal figlio di un pirata,
chissà perché ti sei svegliata?
Sono stato anche normale,
in una vita precedente
m'hanno chiesto 'che sai fare?'
'So far ridere la gente', meno male
che non ho fatto il militare.
Si, meno male,
sai che risate.
C'è chi non conosce Dante,
chi c'ha tutto da imparare,
chi è felice quando piange,
chi si veste da soldato a carnevale
io mi nascondo tra la gente.
Si, a carnevale non so che fare.
Tu vestita da bambina,
prigioniera, vuoi scappare
da una perfida regina
così seria da star male.
non so dirti una parola,
non ho niente di speciale,
ma se ridi poi vuol dire
che una cosa la so fare
se mi lancio in un'aiuola,
casco e non mi faccio male.
E l'occhio ride ma ti piange il cuore,
sei così bella ma vorresti morire,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo
una mattina dal figlio di un pirata,
chissà perché ti sei svegliata?
Si rincorrono i ricordi
come cani in un cortile
tu nemmeno te ne accorgi
come un fesso vorrei farti innamorare,
no ti prego non andare,
se puoi rimani
fino a domani
qui, vestita da bambina,
prigioniera, vuoi scappare
da una perfida regina,
il tuo principe immortale,
non so dirti una parola,
non ho niente di speciale,
ma se ridi poi vuol dire
che una cosa la so fare,
se mi lancio in un'aiuola,
casco e non mi faccio..
E l'occhio ride ma ti piange il cuore,
sei così bella ma vorresti morire,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo
una mattina dal figlio di un pirata,
chissà perché ti sei svegliata?
E il mondo ride se mi piange il cuore,
sei così bella ma vorresti sparire
in mezzo a tutte queste facce,
come se con te sparisse anche il dolore,
senza lasciare tracce.
E l'occhio ride ma ti piange il cuore,
sognavi di essere trovata
su una spiaggia di corallo
una mattina dal figlio di un pirata,
chissà perché ti sei svegliata?
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Sulla canzone...
È il desiderio - non corrisposto - di Lui di conquistare Lei, una favola moderna ma senza il lieto fine.
Lui, un uomo semplice, sognatore, introverso, consapevole di essere in qualche modo 'diverso' dagli altri (sono stato anche normale in una vita precedente), inadeguato al fare vita sociale e integrarsi con la gente (io mi nascondo tra la gente) e di portare quella maschera che tutti quotidianamente portano con sè nella recita della vita (a carnevale non so che fare). Ma che, suo malgrado, trova in un'innata comicità e autoironia la chiave di incontro con la gente (m'hanno chiesto 'che sai fare?', So far ridere la gente, meno male che non ho fatto il militare, sai che risate..).
Lei, una donna tanto bella quanto complicata, apparentemente fredda, distaccata e profondamente disillusa (una perfida regina cosí seria da star male) ma che, nel profondo, rimpiange quel passato in cui ancora sognava di trovare l'amore, il principe azzurro (sognavi di essere trovata su una spiaggia di corallo una mattina dal figlio di un pirata). E che oggi, ormai disillusa da chissà quali delusioni (chissà perché ti sei svegliata?), vive fingendo distacco e serenità (l'occhio ride ma ti piange il cuore, sei cosí bella ma vorresti morire), la bambina di ieri è ormai prigioniera della perfida regina di oggi.
Lui che vorrebbe conquistare Lei con la sua arma migliore, la comicità a tratti buffa (se mi lancio in un'aiuola casco e non mi faccio male), non avendo molto altro a cui aggrapparsi (non so dirti una parola, non ho niente di speciale, ma se ridi poi vuol dire che una cosa la so fare) ma sembra un amore impossibile, non corrisposto (come un fesso vorrei farti innamorare), quasi disperatamente implorato (no ti prego non andare, se puoi rimani fino a domani).
È il desiderio - non corrisposto - di Lui di conquistare Lei, una favola moderna ma senza il lieto fine.
Lui, un uomo semplice, sognatore, introverso, consapevole di essere in qualche modo 'diverso' dagli altri (sono stato anche normale in una vita precedente), inadeguato al fare vita sociale e integrarsi con la gente (io mi nascondo tra la gente) e di portare quella maschera che tutti quotidianamente portano con sè nella recita della vita (a carnevale non so che fare). Ma che, suo malgrado, trova in un'innata comicità e autoironia la chiave di incontro con la gente (m'hanno chiesto 'che sai fare?', So far ridere la gente, meno male che non ho fatto il militare, sai che risate..).
Lei, una donna tanto bella quanto complicata, apparentemente fredda, distaccata e profondamente disillusa (una perfida regina cosí seria da star male) ma che, nel profondo, rimpiange quel passato in cui ancora sognava di trovare l'amore, il principe azzurro (sognavi di essere trovata su una spiaggia di corallo una mattina dal figlio di un pirata). E che oggi, ormai disillusa da chissà quali delusioni (chissà perché ti sei svegliata?), vive fingendo distacco e serenità (l'occhio ride ma ti piange il cuore, sei cosí bella ma vorresti morire), la bambina di ieri è ormai prigioniera della perfida regina di oggi.
Lui che vorrebbe conquistare Lei con la sua arma migliore, la comicità a tratti buffa (se mi lancio in un'aiuola casco e non mi faccio male), non avendo molto altro a cui aggrapparsi (non so dirti una parola, non ho niente di speciale, ma se ridi poi vuol dire che una cosa la so fare) ma sembra un amore impossibile, non corrisposto (come un fesso vorrei farti innamorare), quasi disperatamente implorato (no ti prego non andare, se puoi rimani fino a domani).
Maria Cristina
[27/05/2017 ore 14:09]
Grazie per l'interpretazione l'avevo pensata proprio così però credo che lui alla fine non molli mai con il suo sentimento, mi piace pensare che prima o poi anche lei si accorgerà di cosa le sta attorno e del comico, anche se purtroppo non ci credo fino in fondo.