883 Max Pezzali - L'ultimo bicchiere (Significato e Interpretazione della Canzone)
"Non posso dividerti con altri
perché tu sei parte di me,
sei me stesso, sei la mia anima"
(Encolpio - Fellini Satyricon)
Versione Studio 1993 Extended Nikki Version
Nikki - Live Un Disco per l’Estate 1994
Testo
Dentro al buio del locale
musica che è sempre uguale
Luci basse che mi danno un po'
fastidio
Quelle gambe un po' intriganti
con le calze trasparenti
Qui si fanno tutte belle ma
chi sa per chi?

Forse io dovrei andare
quasi l'ora di dormire
se mi guarda ancora un po' mi sa
che vado lì
Sì ma tanto cosa dico?
Hai un ragazzo o un marito?
Studi o fai un lavoro interessante e unico?

Io non voglio più sprecare una parola
perché il gioco proprio non lo reggo più
Cose della serie 'Tu sei quì da sola?'
Sono anni che mi urtano
mi rovinano da troppo tempo

L'ultimo bicchiere e me ne andrò
che non se ne può più
di tutte queste storie finte
che si basano sui film
ma non ti danno mai
qualcosa più di un freddo vuoto

Quante storie storie vere
lui che le offrirà da bere
come se non si capisse che
intenzioni ha
Forse non per amicizia
e neanche con dolcezza
ma poi le dira 'tu che cos'hai capito?'

Io non voglio più sprecare una parola
perché il gioco proprio non lo reggo più
Cose della serie 'Tu sei quì da sola?'
Sono anni che mi urtano
mi rovinano da troppo tempo

L'ultimo bicchiere e me ne andrò
che non se ne può più
di tutte queste storie finte
che si basano sui film
ma non ti danno mai
qualcosa più di un freddo vuoto

L'ultimo bicchiere e me ne andrò
che non se ne può più
di tutte queste storie finte
che si basano sui film
ma non ti danno mai
qualcosa più di un freddo vuoto
Sulla canzone...
L’ultimo bicchiere è un brano scritto dagli 883 nel 1994 e interpretato da Nikki e, solo successivamente, dallo stesso Max Pezzali.
La canzone esordisce con l'immagine di un ragazzo seduto davanti al bancone di un locale con il suo ultimo bicchiere in mano. Le parole, tutte improntate al pessimismo (buio, musica sempre uguale, fastidio) danno una chiara idea dello stato d'animo del protagonista. Guardandosi intorno, vede ragazze belle, affascinanti, seducenti, che fanno di tutto per essere guardate e conquistate dagli uomini. Tra queste ce n'è una in particolare con cui instaura un gioco di sguardi. Istintivamente gli piacerebbe conoscerla, attaccare bottone superficialmente come molte persone fanno e come lui stesso ha fatto molte altre volte in passato, ma adesso sente dentro che non è più il momento di recitare una parte, di attaccare bottone con quella ragazza facendole domande stupide e scontate al solo fine di portarsela a letto e continuare poi a vivere come se nulla fosse accaduto. Oggi no, oggi è tempo di vivere nuove e più profonde emozioni, oggi è stanco di sprecare parole al vento, vuole qualcosa di vero e di profondo e non di rapporti superficiali basati sul sesso occasionale. Io non voglio più sprecare una parola perché il gioco proprio non lo reggo più. Cose della serie 'Tu sei quì da sola? Sono anni che mi urtano mi rovinano da troppo tempo'. Non vuol più vivere rapporti caratterizzati da un piacere effimero e che non faranno altro che lasciargli dentro un freddo vuoto.
Il protagonista della canzone è diventato un uomo e non desidera altro che poter amare ed essere amato.